Ufficio Relazioni con il Pubblico
La  legge 150 del 2000 individua nell'Ufficio Relazioni con il Pubblico uno  dei principali strumenti organizzativi attraverso cui le  amministrazioni pubbliche possano assolvere ai loro compiti di  comunicazione e relazione con il pubblico.
Secondo  quanto espresso dalla normativa, i soggetti che si occupano di  relazioni con il pubblico hanno il compito in primo luogo di dare piena  visibilità all'attività delle pubbliche amministrazioni, garantendo al  cittadino la possibilità di partecipare ed accedere all'attività della  stessa, attraverso il coinvolgimento e l'aggiornamento costante rispetto  agli iter dei procedimenti amministrativi.
Questa  attività è strettamente collegata all'ascolto dei cittadini, alla  gestione dei suggerimenti e dei reclami provenienti da essi e alla  gestione del disservizio: proprio da queste due attività, e in  particolar modo dalla seconda, possono scaturire alcuni dei procedimenti  amministrativi a cui si faceva riferimento in precedenza. In questo  senso viene anche stimolata la partecipazione civica da parte degli  stessi cittadini all'attività dell'amministrazione.
In  tal senso, una delle funzioni principali cui devono assolvere soggetti  che si occupano di relazioni con il pubblico è la comunicazione esterna,  ovvero di trasferire e diffondere le informazioni e le comunicazioni  verso l'esterno.
Al  tempo stesso, coloro che si occupano di relazioni con il pubblico  devono assicurarsi che anche la comunicazione interna all'organizzazione  circoli in modo efficace e funzionale alla gestione delle stesse  relazioni con il pubblico.
La  gestione dei rapporti con il pubblico presuppone anche competenze e  abilità di comunicazione interpersonale: infatti il rapporto con il  pubblico e il cliente esterno sottostanno alle medesime regole e  dinamiche di qualsiasi rapporto interpersonale.
Rispetto  alla funzione di informazione, oggi diventa sempre più rilevante la  strumentazione tecnologica: grazie ad essa si può strutturare una nuova  modalità di comunicazione telematica che imposta diversamente i rapporti  sia con l'utente esterno sia internamente alle stesse organizzazioni.
Infatti  cambia proprio il modo stesso di gestire il servizio, che viene fatto  tramite modelli a rete, per cui ci si muove verso l'integrazione tra gli  enti, da un punto di vista strutturale e tra i servizi che ciascuno di  loro eroga: esempi di queste forme di integrazione sono gli sportelli  polifunzionali e le reti civiche.